La fejoada

Fejoada / 2
La fejoada in Brasile è come la paella in Spagna: ogni zona ha la sua, ogni famiglia ha la sua etc. etc.
Questa ricetta mi è stata data dalla mamma di un amico che, ho scoperto poco tempo fa, è nato a S.Paolo del Brasile ed ha quindi vissuto i primissimi anni della sua vita lì.
Ho assaggiato la fejoada della signora e sono riuscita a estorcerle la ricetta.
Mettere a bagno 500g di fagioli neri per 10 ore circa. Scolarli, sciacquarli per bene metterli in una pentola con acqua fredda, a lessare. Ci vuole parecchio tempo per averli cotti, questa è una ricetta che si fa a tappe o nel finesettimana quando si ha più tempo: io ultimamente lavoro sempre da casa, anzi in cucina e questa situazione mi rende più facile il tutto 🙂
Verso la fine della cottura salare i fagioli e metterli da parte. Conservare l’acqua di cottura.
Preparare 500g di carne di maiale. Tradizione vorrebbe che fossero tante parti diverse, magre e grasse: io ho fatto un mix tra pancetta fresca, salsicce, arista. Le salsicce e la pancetta fresca le ho sbollentate in acqua per togliere una parte di grasso. Poi le ho tagliate rispettivamente a rondelle e a strisce, mentre l’arista l’ho tagliata a dadi di circa 3cm di lato.
Rosolare 1 cipolla in qualche cucchiaiata d’olio assieme a 2-3 spicchi d’aglio sbucciati e schiacciati. Aggiungere la carne e far rosolare un poco, sfumare con vino bianco. Aggiungere i fagioli neri scolati e una lattina di polpa di pomodoro (400g), incoperchiare e far cuocere a fuoco moderato per circa 1 ora. Aggiungere eventualmente un poco di acqua di cottura dei fagioli, per ottenere un umido un po’ brodoso. Salare ancora se necessario.
Fejoada / 1
Queste dosi sono per 4-6 persone, dipende dagli appetiti e dalla complessità del menu. La fejoada si serve con accompagnamento di riso bianco: io ho calcolato 50g di riso basmati a testa, ma in realtà poi ho cotto 200g di riso in 3 con l’intenzione di farlo avanzare per i gatti (ehm non ne è avanzato). Per l’occasione ho cotto il riso nella palla di acciaio, tenuta immersa nella pentola, ma un poco sospesa: è comoda!
La prossima volta aumenterò a 1kg la carne: mi piace che ce ne sia di più rispetto ai fagioli. Aggiungerò delle costine e magari un paio di salsicce di fegato.
Leggendo in rete le varie ricette, ho visto che si può mettere il cumino e anche del peperone giallo: varianti che proverò sicuramente!

10 Responses to “La fejoada”

  1. Francesca ha detto:

    Dopo aver letto tutto il porcedimento di questo piatto piatto mi è venuta l’aqcuolina in bocca, mi sa di buonissimo. Ma quando troverò il tempo?! Spiegami questa cosa della palla per cuocere il riso! Complimenti per il piatto slurp:-P

  2. Scribacchini ha detto:

    Preso nota per il primo giorno di ferie!
    Mi parli della palla? Mi intriga!!! Mi mancaaa!!!!! 😀
    ‘ciotti
    Patt

  3. consy ha detto:

    Eh eh lo sapevo che la palla avrebbe riscosso successo!!!
    Intanto non l’ho comprata. E’ stata presa coi punti Conad. Ma è di marca nota e si dovrebbe trovare facilmente in giro.
    Si prende una bella pentola che la contenga in larghezza, e che sia alta. Si mette acqua, sale e si porta a ebollizione.
    La palla ha un cordino che finisce in un gancio. Utilizzando un mestolo per traverso sul bordo della pentola, si fissa lì il gancio della palla, eventualmente arrotolando il cordino in modo da fare stare la palla immersa ma *sospesa* nell’acqua che bolle.
    Il fuoco deve essere vivace, non c’è rischio che attacchi alcunché.
    Si contano i minuti indicati sulla confezione del riso e si tira su, aspettando che dalla palla non esca più acqua. Si può sempre controllare la cottura, e nel caso rimettere nell’acqua bollente se non è ancora pronto.
    Come per le palle da the, si riempie con il riso nella metà inferiore.
    🙂

  4. scribacchini ha detto:

    Grazie per la spiegazione! Ma ora occorrono dritte, suggerimenti, soffiate: dovecomesitrovaaaaa?????? Giuro, non l’ho mai vista! 🙂
    Patt

  5. consy ha detto:

    Eccola qui: http://www.brandani.it/catalogo/Dettaglio1.asp?Cod=58871
    Non avrei dovuto scoprire questo sito… ci sono cose bellissime!!!

  6. Scribacchini ha detto:

    Grazie!
    Hai ragione: quel sito è pericoloso!!! 😉
    Patt

  7. piupiu ha detto:

    Ma manca la farofa da aggiungere sul piatto??? io ho mangiato in brasile la Fejoada e vi consiglio di provare … si compra da castroni o forse anche in qualche erboristeria che vende farine particolari.
    Comunque basta scaldarla in una padella antiaderente e aggiungerci un pò di cubetti di pancette e poi a piacimento aggiungerla nel piatto come si fa con il parmigiano sulla pasta!!!
    Provate è un ingrediente fondamentale!

  8. Consy ha detto:

    Hai ragione, manca la farofa ma, dalla signora che me l’ha fatta assaggiare, non si usa. Dovrò cercarla!

  9. Vincenzo ha detto:

    Esatto.
    Io l’ho trovata della marca Hikary, ma consiglio di prendere la farina di mandioca e farse da se la farofa, saltandola in padella con uovo e pancetta (come la carbornara). L’Hicary fa anche la farofa pronta, ma non è buona come quella fatta in casa, e non ci si mette niente a farla. Magari quella pronta su può usare come emergenza. Stasera Facciamo una Fejoada in 9, e ne tengo una busta pronta di scorta, in caso di emergenza.

    Un’altro elemento che secondo me manca è la verdura cotta. La mia fonte brasiliana, un amico sempre di S.Paolo mi ha detto che in genere è il quarto elemento. Per sesempio si possono fare gli spinaci, o le biete.

    E poi, dulcis in fundo, le aranche a rondelle! Si inframmezzano al pasto per sgrassare il tutto e per rendere la digestione più facile.

  10. Consy ha detto:

    Uhm, che voglia di fejoada!!!

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