Di tutto di più

Non mi ricordo se ho mai postato questa ricetta. È nel mio archivio da anni e la faccio spesso. La fonte è rintracciabile su Google Gruppi, l’autore è Pietro Stramba-Badiale, uno dei top poster ai tempi d’oro del Newsgroup it.hobby.cucina.
Mi piace rispolverare queste ricette, mi fa pensare a bei momenti quando scrivevo furiosamente sul NG e sghignazzavo molto spesso davanti al monitor, causando sconcerto tra i colleghi d’ufficio o a casa. Bei tempi!

Quando vedo del buon baccalà io reagisco come i tori davanti a un drappo rosso. Non posso fare a meno di comprarlo! E così anche quella sera è andata in questo modo, cercavo idee per cucinare qualcosa di caldo, coccoloso, brodosetto in cui pucciare il pane.

Per 2 persone affamatissime (o 4 che mangeranno anche dell’altro):
– 2 tranci di baccalà non troppo spessi
– 1 cipolla
– 2 patate
– 3 pomodori medi
– 1 peperone verde
– olio evo
– sale e pepe

Iniziamo con il parlare del baccalà. Io cerco di prendere quello da dissalare, operazione che richiede non meno di 3 giorni e frequenti cambi d’acqua. Quando trovo il baccalà già ammollato, per esempio al Conad, per andare sul sicuro butto i filetti in acqua bollente, spengo il fuoco e li lascio a mollo per una decina di minuti. Poi li scolo e li uso nella mia ricetta.

In un largo tegame rosolo con abbondante olio (non è certamente una ricetta dietetica, questa!) la cipolla, finemente affettata. Quando è appassita, aggiungo i pomodori tagliati a pezzetti, con tutta la loro acqua, il peperone privato dei semi e dei filamenti bianchi, tagliato a quadretti. Lascio andare circa 5 minuti a fuoco vivace poi aggiungo le patate, cubettate, dell’acqua, incoperchio e faccio sobbollire per circa 15 minuti.

Trascorso questo tempo aggiungo il baccalà, anche questo cubettato, incoperchio di nuovo e faccio cuocere altri 15 minuti, o fino a cottura delle patate. Solo alla fine assaggio e regolo di sale, aggiungo pepe a gusto e lascio riposare qualche ora. L’ideale sarebbe far riposare il tutto per un giorno intero.

Sublime servito con pane tostato, oppure con la baguette calda. Noi abbiamo provato con la pizza al formaggio di Jesi, accostamento bizzarro ma appetitoso.

This entry was posted on sabato, Aprile 5th, 2008 at 05:34 and is filed under Ricette. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.