Nella mia cartella di ricette, sottocartella dolci al cucchiaio, ho più volte pensato di creare una ulteriore sottocartella panna cotta. Di questa preparazione ho almeno dieci ricette diverse e ancora non ho deciso quale mi piaccia di più.
L’ultima che ho provato prevede:
– 1 litro di panna
– 200g di zucchero a velo, lasciato ad aromatizzare in un vaso con un baccello di vaniglia aperto per il lungo (oppure una bustina di vanillina)
– 12g di colla di pesce (dose per 500g di gelatina)
Si mette sul fuoco la panna con lo zucchero (più eventualmente la vanillina), mescolando si porta a bollore e si fa cuocere per un po’.
Nel frattempo si mette la colla di pesce a bagno nell’acqua fredda.
Quando la panna vela appena appena il cucchiaio si spegne il fuoco e si aggiunge la colla di pesce, mescolando bene finché è completamente sciolta. Si fa raffreddare il pentolino con la panna in un bagno maria freddo, fino a che raggiunge la temperatura ambiente, mescolando per evitare pellicine superficiali, e poi si versa in uno stampo grande o in stampini monodose o in bicchieri. Si mette in frigo per qualche ora.
La panna cotta si può decorare in svariati modi: caramello, salsa alla frutta, salsa al cioccolato… Il mio preferito attualmente è il caramello, che da poco ho scoperto quanto sia facilissimo da preparare, anche con largo anticipo, e si mantiene in frigo per tantissimo tempo.
Questa panna cotta mi è sembrata un po’ troppo carica come sapore. Al punto che non credo sarà questa la versione definitiva della panna cotta di famiglia. Quel che è certo è che lo stampo della Tupperware, con i tappini superiori intercambiabili (stavolta ho usato la stella), fa il suo porco lavoro nel renderla bellissima 🙂
[Ne ho parlato anche qui]